MONTE ALBO

Il massiccio calcareo del Monte Albo è un biotopo di rilevante importanza botanica e faunistica e Sito di Interesse Comunitario (SIC). Le cime più elevate sono Punta Catirina e Punta Turuddò (m. 1127), mentre a nord-est Punta Cupetti (m. 1029) domina la cittadina di Siniscola. 

Il paesaggio è caratterizzato dai tipici fenomeni carsici di erosione, con falesie, forre, campi solcati, doline, voragini e grotte, dove il bianco del calcare si alterna agli sprazzi della macchia mediterranea. Le creste sono caratterizzate dai pianori carsici (Sas enas), che in passato venivano coltivati o sfruttati per il pascolo, come testimoniano i resti di antichi ovili. Oggi i pianori sono ricoperti da garighe di Santolina corsica ed elicriso e sono pascoli per mufloni e cinghiali. 

La flora del Monte Albo è caratterizzata dalla presenza di alcuni endemismi e da lembi di foreste primarie di lecci, che fino a un recente passato ricoprivano buona parte del rilievo montuoso. Domina la macchia con l'erica, il corbezzolo, l'acero minore e il ginepro. Fra la fauna spicca la presenza del muflone e della martora. Sui picchi nidificano l'aquila reale e l'astore. Merita una citazione il geotritone del Monte Albo (Speleomantes flavus), anfibio endemico che vive nelle grotte.



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