World cafè d'azione. Dissesto idrogeologico: consapevolezza delle cause
World cafè d’azione
Dissesto idrogeologico:
consapevolezza delle cause
Ieri 1 settembre,
nell’agriturismo Punta Lizzu il CEAS Santa Lucia in collaborazione con il
Comune di Siniscola ha organizzato un incontro - dibattito - confronto per
approfondire le cause del dissesto idrogeologico, i rischi, la prevenzione e le
azioni che ognuno di noi può fare per impegnarsi nella sua mitigazione.
Nella prima parte dell’incontro
hanno presentato i loro contributi il geologo Giovanni Tilocca che ha parlato
di dissesto idrogeologico e delle sue cause; il sindaco di Posada Roberto Tola
che ha presentato il caso del suo territorio e ciò che è stato fatto per mitigare
il rischio e per trasformare i vincoli in opportunità rispettando la vocazione
del territorio; l’ex assessore alla Protezione Civile di Olbia Ivana Russu che
ha approfondito il tema su cosa sia la protezione civile e come si sia mosso il
Comune di Olbia prima e a seguito dell’evento calamitoso del 2013; ha chiuso il
Presidente dell’ordine dei geologi della
Sardegna Davide Boneddu che ha rimarcato l’importanza della consapevolezza del
rischio che non può prescindere dalla conoscenza del territorio e dei processi
naturali che lo governano, con questa base si può operare una corretta
pianificazione che se fatta bene è essa stessa azione di mitigazione. Lo Stato
da parte sua dovrebbe impegnarsi di più nel rispetto dell’art. 9 della
Costituzione Italiana. Ha parlato anche delle iniziative portate avanti
dall’ordine dei geologi nelle scuole per sensibilizzare su questa tematica.
Infine non ha mancato di elogiare la candidatura al mab UNESCO del nostro
territorio.
Dopo questa prima parte è seguito
il world cafè d’azione: dissesto idrogeologico, consapevolezza delle cause.
Con la metodologia del world cafè,
in appositi tavoli di discussione si sono approfonditi diversi temi sull’argomento
in questione, con il fondamentale apporto di ognuno dei partecipanti. Dalle
discussioni sono emersi molti spunti interessanti che adesso andranno
rielaborati in una relazione finale. È comunque chiaro che la consapevolezza
del rischio debba nascere all’interno di ognuno di noi, portandoci a chiederci
cosa possiamo fare personalmente per mitigarlo senza aspettare gli interventi
dall’esterno. È emersa anche l’esigenza di conoscere maggiormente il proprio
territorio e recuperare la “memoria storica” dei nostri luoghi.
Deve crescere nella popolazione la
conoscenza del sistema della Protezione civile, soprattutto per quanto riguarda
la prevenzione. Prevenzione che prima di tutto deve fare ogni cittadino; per
esempio conoscendo i rischi che riguardano il proprio territorio o il luogo in
cui sorge la propria casa. Questo può essere fatto facilmente consultando il
piano di protezione civile del proprio Comune.
All’incontro hanno partecipato
circa quaranta persone: professionisti, insegnanti, il parroco, studenti, i
rappresentanti dei CEAS di Torpè, Posada, Fonni e il referente del nodo
provinciale INFEA. Grande significato ha avuto la presenza collaborativa
dell’assessore all’ambiente del Comune di Siniscola Antonio Bellu, che ha
seguito e ha partecipato con interesse a tutto l’incontro.
Le pause conviviali sono state
accompagnate dalla band siniscolese Save
the hammer.
Ringraziamo tutti per la
partecipazione e contributo dato, con l’auspicio che riportino nel proprio
quotidiano e nella propria professione un po’ di quello che si è sentito e
appreso, contribuendo all’informazione e consapevolezza del rischio.
L’iniziativa è inserita
all’interno del progetto di educazione ambientale “La città che vorrei”
finanziato dalla Regione Sardegna.
Dicono di noi: http://www.siniscolanotizie.net/notizie/attualita/3272/ceas-santa-lucia-concluso-il-world-cafe-dazione-sul-dissesto-idrogeologico
Dicono di noi: http://www.siniscolanotizie.net/notizie/attualita/3272/ceas-santa-lucia-concluso-il-world-cafe-dazione-sul-dissesto-idrogeologico
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